AGGRESSIONI A GUARDIA MEDICA, SERVE UN INTERVENTO URGENTE

AGGRESSIONI A GUARDIA MEDICA, SERVE UN INTERVENTO URGENTE

“E’ giunto il momento di dire basta alle aggressioni a danno dei colleghi che
lavorano nel servizio di guardia medica, la questione dell’incolumità dei medici
non può essere più rinviata”. Così la presidente della Società Medico Chirurgica
Lucchese, Daniela Melchiorre, in merito all’ultimo episodio verificatosi
all’ambulatorio del Campo di Marte. “Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle
dottoresse aggredite – continua Melchiorre – e riteniamo che la questione
debba essere ormai trattata come un’emergenza che richiede la massima
attenzione e collaborazione tra tutti i soggetti interessati per garantire ai
medici la massima serenità nello svolgimento della loro professione. In un
incontro con la Prefettura avvenuto nell’ottobre scorso a seguito di un altro
grave episodio di violenza nei confronti, anche in quel caso, di due colleghe,
emerse da un lato– prosegue Melchiorre – l’ipotesi di garantire una maggiore
sicurezza intensificando i controlli da parte delle Forze dell’Ordine e dall’altro,
la necessità di riunire intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati. A tale
riguardo, – precisa Melchiorre – mi auguro, anche a nome del consiglio della
Società Medico Chirurgica Lucchese, che il tavolo tecnico che ha visto ieri (26
febbraio) riuniti Marco Farné e Luigi Rossi per la Usl di Lucca, Luisa Mazzotta
per la Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Medici di Lucca, e, per il
Comune di Lucca la consigliera comunale con delega alla sanità Cristina
Petretti, possa portare a termine in tempi brevi il lavoro iniziato con proposte
concrete ed adeguate e che soprattutto si possa permettere al più presto ai
professionisti di svolgere con sicurezza il proprio lavoro a servizio dei cittadini.
Anche perché- conclude Melchiorre – non dovrebbe essere sottovalutato il
valore sociale, oltre che assistenziale, del lavoro svolto dai colleghi del servizio
di guardia medica in tutte le sue postazioni.

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *