L’ Attività Fisica di Genere, una nuova disciplina nell’ambito delle Scienze Motorie. Se ne parla al secondo convegno nazionale promosso da FIDAPA BPW Versilia e Associazione Medusa

L’ Attività Fisica di Genere, una nuova disciplina nell’ambito delle Scienze Motorie. Se ne parla al secondo convegno nazionale promosso da FIDAPA BPW Versilia e Associazione Medusa

La Professoressa Elena Martinelli, del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, introduce il Convegno “L’attività fisica di genere per le necessità della donna”, che si terrà sabato 27 ottobre all’Hotel Esplanade a Viareggio.

L’Attività Fisica di Genere è una nuova disciplina nell’ambito delle Scienze Motorie di grande interesse per le molteplici applicazioni finalizzate alle necessità funzionali della persona in età evolutiva, adulta e anziana nei due sessi. L’esercizio fisico ove impostato su basi scientifiche e ben condotto, ha indicazioni specifiche e di comprovata valenza nella prevenzione primaria e secondaria di molte “malattie contemporanee” e nel trattamento di alcune “situazioni” che la persona si trova ad affrontare nel corso della vita. Nel secondo convegno nazionale promosso da FIDAPA BPW Versilia e Associazione Medusa, vengono trattate alcune problematiche che traggono incredibili vantaggi dall’attività fisica adattata alla donna e alle sue esigenze nell’adolescenza e nella maturità.

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La professoressa Elena Martinelli a Elisir, il programma di salute di Rai3.

Nella prima sessione si parla dell’importanza dell’inserimento dell’Attività Fisica di Genere e, di conseguenza del laureato in Scienze Motorie, nei Se ne parla al programmi della salute pubblica, una prospettiva che ci auguriamo venga finalmente accolta e si concretizzi con obiettivi e ruoli ben definiti. Il primo passo si è avuto lo scorso luglio con il mio articolo richiesto dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato sulla newsletter della Medicina di Genere (ndr: l’articolo sarà pubblicato su questo sito a breve). Il fatto singolare è che diamo tutti per scontata la valenza del movimento senza preoccuparci di quale tipo e da chi è condotto mentre la preparazione universitaria del laureato in Scienze Motorie è la garanzia di qualità nelle molteplici situazioni della vita, di mantenimento della salute e del benessere ed anche in ambito sanitario. Con questa sessione intendiamo sollevare il problema dal punto culturale, oltre che scientifico, e di attribuzione delle competenze nella speranza di una pronta risoluzione in tal senso per il benessere di tutti cittadini. Nella seconda sessione affrontiamo il tema della scoliosi e sport in età evolutiva. Questa patologia della colonna vertebrale necessita di un accurato inquadramento diagnostico e terapeutico; il trattamento conservativo prevede la somministrazione di esercitazioni di riequilibrio posturale e di tecniche specifiche al fine di arginare il peggioramento e coadiuvanti i tutori, nei casi necessari. Il ragazzo sportivo deve avere la giusta informazione in modo da imparare a gestire la propria condizione mantenendo la pratica sportiva in sicurezza per la salute della propria schiena. Anche in questo ambito è necessario chiarire il ruolo, i vantaggi e i limiti dell’attività fisica adattata in modo da rendere più snella ed efficace la scelta del medico. Nella terza sessione si considera il periodo menopausale dal punto di vista ormonale, delle modificazioni e delle criticità che la donna si trova ad affrontare in modo da fornire le informazioni corrette per la scelta dell’attività fisica utili a migliorare la qualità della vita personale e di relazione. La menopausa si accompagna a periodi non sempre facili e la donna riesce a fatica a ritagliare tempo per occuparsi del proprio benessere è dunque importante imparare a scegliere i percorsi motori più efficaci nel rispetto del periodo di vita che sta attraversando.

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