Il progetto “Mafalda” dell’associazione “Di testa mia” al convegno “Giovani e pornografia”
Sara Cinacchi, relatrice per l’assocazione DiTestaMia H.P.G. al convegno “Giovani e pornografia. Gli effetti devianti sull’eros giovanile” ci parla del progetto Mafalda.
Di Testa Mia Health Promoting Guys nasce nel 2010 da un campus della Regione Toscana finalizzato a promuovere le iniziative giovanili. L’obiettivo dell’Associazione è sempre stato quello di promuovere il benessere e la salute tra i giovani, seguendo la definizione proposta dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui la salute è “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”. Per lavorare in questa direzione è importante sviluppare le cosiddette “life skills”, ossia quelle abilità di vita che ci permettono di crescere e instaurare relazioni efficaci con noi stessi e con gli altri, riuscendo sempre di più ad affrontare le situazioni che via via la vita ci presenta: problem solving, senso critico, empatia, gestione delle emozioni e dello stress e creatività sono solo alcune di queste competenze.

DiTestaMia è un’associazione di giovani che si rivolge ai giovani, un approccio diverso che utilizza il modello della “peer education” ossia dell’educazione tra pari, partendo dal presupposto che la comunicazione esterna, distaccata e spesso didattica relativa a temi come dipendenze, Aids, bullismo, affettività, barriere, ecc. è spesso poco efficace con i ragazzi, soprattutto adolescenti.

In collaborazione col reparto di Educazione e promozione alla salute dell’Azienda Usl 2 di Lucca, l’Associazione ha cercato negli anni e cerca tuttora di affrontare all’interno delle scuole temi importanti in modo nuovo, spesso formando studenti che a loro volta siano in grado di veicolare i messaggi ai loro compagni, attraverso attività interattive e metodologie creative, il tutto sempre in un’ottica di non giudizio. Questo è il progetto “Mafalda”, un percorso di tre anni in cui studenti volontari, attraverso incontri pomeridiani durante l’anno scolastico, accrescono le loro “abilità di vita” sviluppando competenze relazionali di ascolto e comunicazione, diventando essi stessi portatori di modelli positivi e figure di riferimento per i loro coetanei. Da un primo livello, chiamato appunto “Mafalda”, si diventa poi prima “Amici per la vita junior” e infine “Amici per la vita senior”, momento in cui si è pronti a gestire un’azione di promozione del benessere in piena autonomia, con la presenza di solo coordinamento da parte di docenti di riferimento, anch’essi adeguatamente preparati, e del personale competente. Non solo incontri a scuola, ma anche campus di formazione, giochi e tanto divertimento, perché il benessere viene anche dallo stare insieme, dall’instaurare rapporti sani e di fiducia reciproca.
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